Il Principe di Park Avenue di Louise Bay

Titolo Originale: Park Avenue Prince

Usa: 2017

Pagine: 318

Protagonisti: Sam, Grace

Genere: Contemporary Romance

Casa Editrice: Always Publishing

Data di Uscita: 11 Giugno 2020

Serie The Royals Collection #2

Il Principe di Park Avenue di Louise Bay

Sam Shaw è un uomo che si è letteralmente fatto da solo e da orfano affidato ad una casa famiglia è riuscito, con le sue sole forze, a diventare un miliardario e creare un vero impero immobiliare. Per la sua nuovissima casa di Park Avenue vuole un po’ di quadri e per questo si ritrova una sera ad una mostra in una piccola e nuovissima galleria d’arte, dove incontra la bellissima proprietaria Grace Astor.

Sam rimane istantaneamente affascinato dalla sofisticata e aristocratica gallerista e non riesce a togliersela dalla testa, tanto che, nei giorni successivi inizia a cercare ogni possibile scusa per passare del tempo con lei  che, tra l’altro, non sembra essere immune al suo fascino.

Grace è una donna gentile e comprensiva figlia dell’alta borghesia newyorkese, la quale è di solito attratta da artisti squattrinati piuttosto che da ricchi uomini d’affari ma l’enigmatico nuovo vicino di casa dei suoi genitori a Park Avenue la intriga e l’attrazione tra loro è innegabile.

Sam è di solito un uomo cauto ed estremamente restio a mettere in gioco i sentimenti in un rapporto di coppia ma qualcosa in Grace lo porta a scoprirsi, a osare, anche se è convinto di non poter amare nessuno, nemmeno la magnifica bionda  che è tanto generosa da avergli già donato tutta se stessa.

«Non credo che ci si liberi mai del contesto in cui si è cresciuti» rispose con voce morbida, mentre mi accarezzava la schiena come a scusarsi.

Ci sono decine di trattati di antropologia che parlano di quanto nella formazione di un individuo il condizionamento sociale risulti dominante sulla sua indole e il suo DNA. Ma mai avrei pensato di scoprirne la dimostrazione leggendo un romanzo rosa! Anche se non dovrei stupirmi più di tanto, visto che è già la seconda volta che Louise Bay mi sorprende con una trama che sembra leggera e invece si rivela profonda da arrivarmi all’anima. E se poi questa scrittrice mi cita continuamente passi dal mio classico preferito, Il Conte di Montecristo, quell’anima non me la renderà più indietro, fino alla fine della storia.

“In questo mondo non c’è né felicità né infelicità, esiste solo il confronto tra queste due condizioni, ecco tutto. Solo chi ha sperimentato l’estrema sventura è in grado di provare l’estrema felicità. Bisogna aver voluto morire, per sapere quanto è bello vivere. Vivete dunque e siate felici, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo il futuro, tutta la saggezza umana sarà contenuta in queste due parole: Attendere e sperare.”

Il Principe di Park Avenue non è il solito viziato riccone che tutto può avere e tutto prende, facendo razzia come Attila re degli Unni, ma lei non lo sa. E Grace Astor non è la principessina che può comprare qualunque cosa con i soldi di papà, ma lui non lo sa.

«Faccio ciò che è necessario. A volte è indispensabile, se si vuole raggiungere un obiettivo.» Non mi interessava possedere un divano costoso o avere un autista solo perché ciò era un po’ più comodo. Non avevo bisogno di oggetti per rendere migliore la mia vita. Più si possiede, più si ha da perdere.

Nessuno sa, prima di conoscere una persona, chi ci sia sotto quei vestiti. Ognuno presume di poterlo capire al primo sguardo, ma molto spesso ci si sbaglia. Dopo quel primo incontro, a volte si corregge il tiro, a volte si continua a sbagliare. Spesso si rischia di farsi molto male, ma a volte…semplicemente ne vale la pena, comunque vada.

Il modo in cui aveva condotto la conversazione sul personale mi faceva sentire a disagio. Non dipendeva solo dalla sua vicinanza o dal suo sguardo intenso. Era come se cercasse di togliermi la maschera senza che io me ne accorgessi.

Mentre Sam e Grace si conoscono e fanno i conti con l’intensità e l’attrazione che provano, che non vorrebbero sentire ma che innegabilmente c’è come se fosse densa melassa che s’incolla addosso, la loro intesa si costruisce. Ogni incontro, ogni parola, ogni sguardo è un piccolo mattone con cui la Bay costruisce il muro portante del loro innamoramento. Senza una motivazione casuale ma poco alla volta, come la pioggia che goccia dopo goccia riempie fiumi e laghi.

Era sotto il mio incantesimo e più si lasciava trasportare, più mi affascinava… Ero io a essere vittima del suo incantesimo.

Sam non vuole una compagna, non cerca una famiglia, non ha bisogno di sentire la necessità di cose e persone che diventino la sua quotidianità, il suo presente e il suo futuro. Nel suo cuore è ancora dodicenne, pieno di paura e dolore, non vuole nulla che possa in qualche modo ricondurlo a quel periodo che ha nascosto con tanta cura. E Grace? In apparenza non vuole un uomo ricco e potente come Sam, ma in realtà… non cerca e non merita nulla di meno che uno come lui. Giusto, onesto, leale, uno con cui affrontare le tempeste della vita.

“La vita è una tempesta, mio giovane amico. Puoi crogiolarti al sole per un momento, e il successivo essere sbattuto contro gli scogli. Quello che fa di te un uomo è come ti comporti quando arriva la tempesta.”

Grazie Louise, per questa nuova piccola perla.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Navillus

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.