Serie RUDE di Naike Ror

Serie RUDE di Naike Ror

  • 1. Royle, 15 ottobre 2015
  • 2. Usheen, 24 ottobre 2016
  • 2.25 366 – La favola di Donal e Isabel, 30 Giugno 2017
  • 2.5 525. La guerra di Sean e Agnes, 30 ottobre 2017
  • 3. Duke, 30 novembre 2018
  • 3.5 In-dependent, 24 Maggio 2019
  • 3.6 In-moral, 31 Luglio 2019
  • Genere: Contemporary Romance
  • Casa Editrice: Self

1) Royle

Italia, 2015

pagine: 496

Personaggi: Daisy, Royle

“È inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la tranquilla vita di studente liceale.
E persino Royle, il suo grande amore. Tutto sparito.
Al loro posto, una vita in cui Daisy non si riconosce affatto, una donna che non si sarebbe mai aspettata di diventare, una personalità ammantata di segreti.
In un crescendo di tensione ed emozioni, Daisy cercherà di dipanare i misteri che l’hanno travolta e che coinvolgono anche lo splendido e affascinante Royle“È inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo.

2) Usheen

Italia, 2016

pagine: 555

Personaggi: Ryana, Samuel

Il controllo sulle proprie emozioni è una necessità, per Ryana Murphy.

La sua esistenza è scandita da regole ben precise, almeno finché Samuel McQueen, reporter con una passione per gli alcolici, irrompe nella sua vita portando con sé dubbi e agghiaccianti sospetti sul passato della famiglia Murphy.
Vivere a Derry, in Irlanda del Nord, non è facile; tra quelle strade, spesso è il credo religioso a fare la differenza. Usheen Doherty indossa una divisa, mentre percorre i quartieri intrisi del sangue di una guerra solo apparentemente sedata e rincorre la giustizia con metodi non sempre convenzionali.

2.25) 366 La favola di Donal e Isabel di Naike Ror

Italia: 2017

pagine: 374

Protagonisti: Donal, Isabel

Donal sospirò contrariato.
«Senti Isabel.» Sbottò. «Potremmo nasconderci dietro a “Mille altri dieci argomenti da evitare al primo appuntamento”, ma la verità dei fatti è che siamo impediti in queste cose. Non…» si fermò alla ricerca delle parole. «Io non sono uno da gesti eclatanti, colpi di scena romantici e, a peggiorare la situazione, ammetto di avere una pessima tempistica negli approcci. Potrei andarmene, certo, però rimarrei con il rimorso di non aver almeno provato a baciarti.»

Isabel lo guardava, immobile, silenziosa. Quel discorso era pericolosamente ambiguo. «Se ti dico questo è perché ho come il presentimento che se facessi un passo verso di te, tu potresti urlare e non è la reazione che vorrei provocarti.» Isabel lo guardò ancora. «Ovviamente con questo non voglio dire che ogni volta che mi avvicinerò a te vorrò baciarti, ma stasera l’intenzione era quella e, magari, sapere cosa ne pensi renderebbe tutto questo meno… ridicolo.»
«”Ridicolo”?» Ripeté lei.
«Abbastanza.» Isabel percepì l’imbarazzo di Donal e si sentì per la prima volta al suo stesso livello.
«Hai ragione Donal, siamo impediti.» Si sorrisero. «Non vorrei essere intimorita dalla tua presenza e ti giuro che le mie reazioni sono spontanee. Forse avrei dovuto indossare dei tacchi per sentirmi meno piccola accanto a te.»
Donal tornò a guardarla proprio come prima che lei sgattaiolasse via.
Isabel capì che quello era un momento che non voleva perdere, così, stringendo forte l’orlo del suo cappotto, attese che lui si avvicinasse.
«Sicura che non urlerai?» Le domandò.
Lei annuì.
Lui fece un primo passo, poi un secondo e Isabel chiuse gli occhi. «Respira, altrimenti invece che baciarti mi toccherà farti la respirazione bocca a bocca.» Isabel ridacchiò e finalmente Donal la baciò.
Questa è la favola di Donal e Isabel.

2.5) 525 La guerra di Sean e Agnes di Naike Ror

Italia, 2017

pagine: 462

Protagonisti: Sean e Agnes

«Andiamo a cena una di queste sere?» propose Sean.
«No» replicò brutale Agnes.
«Al cinema?»
«No!»
«In una spa dove ci possono coprire di fango termale?»
«Se vuoi essere coperto di fango ci penso io e non c’è bisogno di andare in una spa.»
«Dimmi dove, a che ora e mi faccio trovare nudo.» Agnes camminò fino alla finestra e Sean allungò il passo chiudendole la strada. «Lasciati andare per qualche istante! Ho provato a cercarti in altre donne, ma che senso ha? Andiamo a cena una di queste sere, solo noi due, se vuoi mi ammanetti così sarai certa che non ti toccherò.»
«Apprezzo i tentativi, ma la risposta è sempre no.»
Agnes si allontanò da lui poggiando la schiena al bancone. Sean si avvicinò ancora di più.
«Non mi arrenderò» le disse.
«Cerco un uomo onesto, responsabile e tu non lo sei!»
«Ti ho parlato delle mie palle blu, più onesto di così! E sulla responsabilità non puoi accusarmi del contrario perché non vuoi mettermi alla prova.»
«Non posso rischiare di farlo» replicò seria cercando proprio in Sean un appiglio. Lui capì che quella era l’occasione giusta per farla capitolare del tutto.
«Andiamoci piano, Agnes, ti chiedo solo una cena. Decidi tu dove e come.»
Lei scosse la testa e lui ripercorse i passi del loro primo bacio. Le afferrò il viso e mise semplicemente le labbra su quelle di Agnes. Lei provò ad allontanarlo ma il tentativo risultò ridicolo.

Se la loro guerra era sbocciata attraverso lo scontro di cervelli seguito solo dopo dal contatto fisico, Sean sperava di percorrere con quel gesto la strada inversa; voleva di nuovo la Agnes combattiva, la Agnes guerriera che deponeva le armi solo quando raggiungeva le sicure braccia di un uomo capace di proteggerla. Sean voleva rassicurarla su quella sua promessa e la strinse forte a sé incastrandola tra il bancone e il suo corpo. «Agnes» sussurrò sulle sue labbra. «Una serata, io e te» ripeté.
«Tu mi farai soffrire, Sean.»
«Non lo farò ed esiste sempre la possibilità che sarai tu a fare del male a me.»
«Allora vedi che ho ragione a tenerti lontano?» Sean la baciò di nuovo, con più dolcezza.
«Smettila e fidati almeno un po’, conosciamoci prima, altrimenti come faremo a soffrire per davvero?»

3) Duke

Italia, 2018

pagine: 442

Personaggi: Hunter, Duke, Peige Lee

Las Vegas, Giugno 2016
Il presunto cadavere di Duke Guillelm Leroy, il più grande escapologista dai tempi di Houdini, viene trovato in avanzato stato di decomposizione all’interno di un barile pieno d’acqua.

Un probabile omicidio per la polizia di Las Vegas; l’ennesimo scherzo di cattivo gusto secondo Hunter, unico figlio legittimo di Duke.Il macabro ritrovamento, omicidio o beffa che sia, obbliga però Hunter a tornare a Las Vegas e con lui anche Paige Lee e Cody, adottati dal padre quando erano bambini.I tre si ritrovano quindi, dopo quasi dieci anni, nell’ambiente fatto di paillettes, champagne, gioco d’azzardo e gelosie che li ha visti crescere e dal quale sono fuggiti, perdendosi di vista.

3.5) In-dependent

Italia: 2019

Pagine: 352

Protagonisti: Cody, Caltha

Cody Allen Leroy è attratto da tutto quello che crea dipendenza: il gioco d’azzardo, l’alcool, il sesso.Vive, quindi, la vita trincerato dietro un’adorata normalità, tentando di mantenere le distanze da tutto quello che potrebbe attentare alla sua lucidità.Finchè i suoi occhi incontrano quelli della dottoressa Carter, l’esperta incaricata di analizzare i dettagli sulla morte di suo zio, il celebre Duke Leroy.

E a quel punto, Cody Allen Leroy, abbassa le difese, senza intuire che Caltha Carter potrebbe diventare la sua nuova droga.

3.6) In-moral

Italia: 2019

Pagine: 318

Protagonisti: Matthew, Kay

𝗞𝗔𝗬

“Erano stati pensieri disonesti, depravati, 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶?
Però me ne fregavo perché quella era la mia dannata orchestra, quello era il mio teatro e quella era la mia platea; se avessi voluto inserire un assolo di chitarra nel bel mezzo di una Turandot, giusto per scandalizzare e prendermi qualche soddisfazione personale, lo avrei fatto senza esitare.
E si fottesse l’etica sul posto di lavoro.”

𝗠𝗔𝗧𝗧𝗛𝗘𝗪

“Kay Morgan aveva toccato tasti senza mai avermi sfiorato, aveva rimesso nel mio stomaco almeno quattro farfalle sgraziate, ma svolazzanti.

Qualcosa di così diverso poteva essere così semplice?
Qualcosa di così inaspettato poteva essere così limpido?
Qualcosa di così 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 poteva essere così giusto?”

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