Rebel. Il deserto in fiamme di Alwyn Hamilton

Titolo Originale: Rebel of the Sands

Usa, 2016

pagine: 314

Protagonisti: Amani Al’Hiza, Ajinahd Al’Oman Bin Izman

Casa editrice: Giunti

Genere: Fantasy

Serie Rebel of the Sands #1

Rebel. Il deserto in fiamme di Alwyn Hamilton

Amani è sempre stata sicura di trovare una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.

Tiratrice infallibile, per realizzare il suo sogno Amani partecipa a un torneo travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, il misterioso e affascinante Serpente dell’Est. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano del Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle.

Ormai nota come il Bandito dagli Occhi Blu, Amani dovrà scappare con Jin attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l’ardire di domarli; i Djinni, capaci di evocare straordinarie illusioni; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e spietati skinwalker che divorano gli umani per assumerne le sembianze…

Di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale, Amani e Jin capiranno che la posta in gioco è più alta del loro destino. E il Bandito dagli Occhi Blu dovrà decidere se fidarsi del Serpente dell’Est e unirsi alla rivoluzione…

“Hai mai desiderato qualcosa con una forza tale da non poterlo più nemmeno chiamare desiderio?” 

‘Rebel Il Deserto In Fiamme’ è il primo volume di una trilogia fantasy sui generis. Era da parecchio tempo che, sfogliando la mia libreria kindle, lo prendevo e mollavo a titolo iniziale perché non motivata.

A volte ci sono dei periodi in cui non si sa bene che leggere, non c’è un genere che prevale sugli altri e quando sono in questo mood, rischio di bruciarmi letture incantevoli solo perché non è giunta la loro ora. PemPem.

Finalmente mi sono messa l’anima in pace e mi ci sono gettata a capofitto. E avevo ragione. Rebel era un libro da conservare per il momento giusto. Una lettura diversa, avventura vecchio stampo, nessun ninja piovuto dal cielo, solo una semplice ragazza che ne ha piene le palle del mondo in cui è costretta a vivere e che investe tutto quello che ha sulla sua abilità con la pistola.

Amani è orfana di madre e padre. Costretta a vivere sotto al tetto degli zii paterni nel paesino dell’Ultima Contea tra ignoranza, povertà, ferro e sabbia, sopporta questa tortura solo perché non è ancora in grado di scappare.

Ma quando suo zio avanza la pretesa di sposarsela visto che ancora non ha avuto nessuna richiesta di matrimonio e che tanto è sempre lui che la mantiene e quindi non cambierebbe la situazione ma almeno così facendo ne gioverebbe lui, allora Amani capisce che il momento della fuga è arrivato.

Decide così di travestirsi da uomo e di recarsi a Deadshot, luogo di vizi e di gioco d’azzardo, città losca in cui si tiene una gara di tiro dove il vincitore porta a casa un bel gruzzolo, soldi che ad Amani servono assolutamente per fuggire ad Izman, capitale ricca e città in cui risiede sua zia materna.

Così si trasforma da semplice ragazza nel ‘bandito dagli occhi azzurri’ grazie al particolarissimo colore che ha ereditato dal suo vero padre biologico, a lei ignoto.

Purtroppo a Deadshot le cose non vanno come dovrebbero e Amani viene tratta in salvo da Jin, un ragazzo che, dopo averla messa al sicuro, sparisce nel nulla.

Amani è costretta quindi a tornare a casa sperando di non essere sgamata da quella zia acida che la odia. La vita riprende e lei è ancora a corto di soldi e la via di fuga le sembra ancora più impossibile da percorrere rispetto a prima.

A volte le preghiere però vengono ascoltate. Amani si ritrova al negozietto di proprietà degli zii con Jin. Il suo salvatore è ricercato dalla guardia del Sultano e lei, che non può mentire perché è peccato, riesce a svicolare nelle risposte e a ricambiare il favore salvando lui e pareggiando i conti. Ma non è finita. Amani, per andare in bolla, vuole esser portata via da quel buco sperduto. E Jin sarà il suo passaggio per il futuro.

Voi vi chiederete dove stia il fantasy in tutto ciò… potrei anche spiegarvelo però toglierei la bellezza di questo libro. Sappiate che le leggende antiche non sono invenzioni e che i miti del deserto esistono e sono molto più vicini di quanto si possa immaginare.

L’avventura di Amani e Jin sarà una vera e propria fuga contro il nemico ma non solo…

“Inavvertitamente sfiorai appena il tatuaggio del sole sul suo petto e quella fu l’ultima cosa che vidi prima di baciarlo.
La sua mascella si irrigidì per la sorpresa, la mano mi strinse forte il braccio, quasi fino a farmi male. Poi il suo corpo si avvicinò al mio, spingendomi contro la parete del vagone.
Ero una ragazza del deserto, credevo di sapere cosa fosse il calore.
Bene, mi sbagliavo.”

Nuove alleanze si formeranno, la visione del mondo muterà e il deserto tornerà a vivere e per giunta, per una giusta causa.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

♦ Cherry ♦

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