Luca Vitiello di Cora Reilly

Titolo Originale: Luca Vitiello

Usa: 2019

Pagine: 351

Protagonisti: Luca, Aria

Genere: Mafia Romance

Casa Editrice: Hope Edizioni

Serie The Mafia Chronicles #0.5

Data di Uscita: 26 giugno 2020

Luca Vitiello di Cora Reilly

Ero un mostro.  La crudeltà scorreva nelle mie vene come un veleno. Scorreva nelle vene di ogni maschio Vitiello, trasmessa di padre in figlio, una spirale di mostruosità senza fine. Ero un mostro che i pugni, la lama e le parole brutali di mio padre avevano reso anche peggiore.  Ero stato cresciuto per diventare Capo, per dominare senza pietà, per dispensare brutalità senza ripensamenti. Cresciuto per sottomettere gli altri. 

Quando Aria mi fu data in matrimonio, aspettavano tutti di vedere, con il fiato sospeso, quanto in fretta l’avrei soggiogata nello stesso modo in cui mio padre spezzava le sue donne. Volevano vedere come avrei distrutto la sua gentilezza e la sua innocenza con la forza della mia crudeltà. Annientarla mi avrebbe richiesto un piccolo sforzo: mi veniva naturale.  Ero felice di essere il mostro che tutti temevano, finché non è arrivata lei.

Ci casco sempre. Nonostante abbia il Kindle pieno zeppo di acquisti e copie arc da leggere, se in giro odoro nuovi romance che vengono lodati da più parti, io che faccio? Click! Ed è così che ho conosciuto anche Luca Vitiello, nonostante non avessi letto altro di questa serie mafia romance di cui, ricordiamolo, sono già usciti in italiano i primi 3 volumi dei ben 7 scritti dall’autrice. Questo è lo 0,5, ovvero il primo rivisto dal POV del protagonista, Luca, che è, nemmeno a dirlo, irresistibile. E non solo come maschio alfa, ma come costruzione psicologica del personaggio. Una cosa che mi ha ipnotizzato fin dalle prime pagine.

“Nei suoi occhi lessi curiosità e una scintilla di speranza. Nel nostro mondo, quest’ultima era persino più letale della prima.”

La storia di Luca Vitiello è amara e cruda, un ragazzino intelligente e sensibile alle prese con un padre dispotico e sadico che tratta le donne, compresa la madre di Luca e suo fratello Matteo, come fossero hamburger da mangiare e buttare via se ne avanza un pezzo. I sottoposti, così come i figli, vengono considerati come cani da combattimento, addestrati solo a picchiare e uccidere. Proibito lamentarsi, proibito piangere, proibito ribellarsi. Se si resta feriti si viene lasciati indietro, se si perde si merita la morte.

Cosa pensate che possa diventare un bambino trattato così? Ovviamente solo un killer efferato.

Ma.

Le persone non sono solo frutto del condizionamento a cui vengono sottoposti. Conta anche l’indole e l’affetto che, nonostante lo si tenga nascosto, per qualcuno si prova. Luca è affezionato al fratello Matteo, e amava molto la propria mamma. In un angolino del suo cuore, sotto a strati di ferocia e distacco emozionale, c’è ancora una scintilla di sensibilità, di morale, di giustizia a modo suo. In quel “ma”, in quella scintilla si inserisce Aria Scuderi, la moglie che il padre di Luca gli ha imposto. Bellissima, giovanissima e pura, lei è un’oasi di luce nell’oscurità della vita di Luca e pian piano lo illumina dall’interno, alimentando quella piccola scintilla fino a farla diventare fuoco vivo.

“Ero sempre stato attratto dall’oscurità perché era qualcosa che conoscevo, il luogo in cui ero cresciuto. Non pensavo che nella mia vita sarebbe entrata una luce così intensa da trafiggere le tenebre della mia esistenza. Abbassai gli occhi sulla corona dorata dei capelli di Aria: era un raggio di luce persino nel buio della stanza.”

Un mafia romance con tratti suspense e psicologici che mi hanno appassionato moltissimo, peccato solo per le troppe pagine erotiche piuttosto ripetitive e quindi un po’ noiose. Ma vale certamente la pena di leggere la storia di Luca e Aria, due fiori nati in mezzo alla tempesta più nera.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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