La storia che volevamo di Marion Seals

Italia: 2019

Pagine: 424

Protagonisti: Gregory, Dawn

Genere: Sport Romance

Casa Editrice: Hope Edizioni

Data di Uscita: 20 settembre 2019

La storia che volevamo di Marion Seals

“Io avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.”

La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.

“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”

La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro.

Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.
Questa è la storia del loro incontro.

Per quanto possa provare a trovare le parole giuste, questa recensione non sarà mai in grado di esprimere quanto mi sia piaciuto questo libro.

Ho perso il conto del numero di Sport Romance, New Adult, Young Adult, o Romance puri abbia letto. Ogni sfumatura di romance prima o poi è passata per la mia strada. Non si tratta del mio genere preferito ma spesso li leggo, ben volentieri aggiungo, non aspettandomi mai il coro angelico che intona l’Alleluia dalla mia spalla.

Vedete, Marion invece me l’ha fatto proprio sentire quel coro. Ha scritto un romanzo che di base segue tutte le regole del romance, con i suoi punti forti e i suoi clichè. Eppure, qualcosa di fatato che mi ha fatto perdutamente innamorare c’è stato: Dawn.

Ma procediamo per gradi!

Gregory “Ego” Madden, grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Questa descrizione riassume le caratteristiche principali del protagonista. Aggiungiamoci anche una fisicata pazzesca, un carattere di merda, e la certezza di essere un vincente, ed ecco a voi servito un personaggio da sballo.

Però Ego è una gran testa di cazzo. Il suo temperamento aggressivo e il vizio di risolvere le situazioni scomode con la violenza, fanno sì che la posizione tanto sudata sia a rischio, cosa che assolutamente non può permettere. E poi diciamocelo, nessuno sceglie per lui: Ego ottiene tutto ciò che vuole, in una maniera o nell’altra.

L’ultima bravata lo porta di fronte ad un bivio: prendersi le sue responsabilità e dire addio alla carriera coi Giants, oppure prendersi sì le proprie responsabilità, ma sfruttando la situazione a suo favore. E in questo caso la situazione si chiama Dawn.

“Ma cosa erano pochi mesi di autocontrollo di fronte alla vita che mi meritavo?”

Dawn è una giovane ragazza albina. Se dovessi darle una collocazione all’interno della società, direi che è la nerd sfigata con la borsa di studio, senza amici, e con gli occhiali a fondo di bottiglia. Queste parole rispecchiano esattamente le sue caratteristiche più superficiali perché purtroppo è ciò che il mondo vede in lei.

“D’altronde, io non piacevo a nessuno, o quasi; chi interagiva con me lo faceva perlopiù se costretto dalle circostanze. Avrei potuto dire che dopo avermi conosciuta cambiavano idea, ma non sarebbe stato vero. La mia timidezza patologica, l’incapacità relazionale e la fobia per qualunque contatto mi rendevano socialmente inadeguata. A quello si aggiungeva un aspetto che, dopo il primo momento di curiosità, suscitava pena o fastidio.”

Ma come si legano i destini di chi sta agli antipodi della società?

Immaginatevi l’ambientazione: siamo al college e tutto è apparenza. Per una povera anima come Dawn, abituata a nascondersi per non essere maltrattata dai ricchi figli di papà, il fatto che Gregory Madden, il più famoso wide receiver dei Bears cominci a cercarla e a starle addosso, oltre che essere fantascienza, è anche parecchio disarmante.

I tentativi di tenere i piedi per terra ci sono, però la tenacia di Ego nel perseguire i propri piani è totalizzante, e Dawn si ritrova a frequentarlo.

Dawn è una delle migliori protagoniste in cui mi sia imbattuta. La purezza d’animo che si scontra con la forza di volontà, la conoscenza esatta delle proprie capacità e delle risorse disponibili, la rendono una macchina da guerra silenziosa. Con fatica è riuscita ad arrivare dov’è, ad un passo dal coronare il sogno della vita. Non c’è spazio per niente che possa anche solo minimamente portarla fuori rotta.

Dawn ha patito le cattiverie dell’uomo da piccina. È chiusa, fobica, e oltretutto l’albinismo la porta ad avere problemi di vista. Una preda facile per Ego insomma, che, da buon manipolatore, ha capito quali tasti toccare per impugnare le redini del gioco. Comandare con distacco, approfittare il più possibile, e quando il punto è segnato e la vittoria conseguita, andare per la propria strada senza guardarsi indietro. Facile vero?

Quello che però Ego non sa, o non vuole capire, è che per quanto minuscola, strana e fenomeno da baraccone possa essere Dawn, lei è speciale. Così unica da entrare sotto pelle e placare come un balsamo l’irrequietezza e la rabbia, lasciando al suo posto amore. Amore che Ego faticherà a comprendere, ma che col tempo diventerà necessario come l’aria.

Non perdetevi questo splendido romanzo. Bravissima Marion, in un periodo nervoso-andante della mia vita, affidandomi a Dawn mi hai riscaldato e risanato il cuore.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sendualità:

Violenza:

Cherry

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