Il testimone di Nora Roberts

Titolo Originale: The Witness

Usa, 2012

pag. 757

Protagonisti: Elizabeth, Abigail, Brooks

Casa editrice: Time Crime

Genere: Romantic Suspence

Standalone

Data di Uscita: 21 ottobre 2013

Il testimone di Nora Roberts

Chicago, 2000. La sedicenne Elizabeth Fitch è dotata di un’intelligenza superiore alla media e si attiene scrupolosamente alla rigida tabella di marcia ideata per lei dalla madre. Finché un giorno decide di trasgredire le regole: si ubriaca in un locale notturno e si lascia trascinare in una villa sulla Lake Shore da un seducente uomo dall’accento russo.

Ma lì assiste a qualcosa che non doveva vedere e cambierà radicalmente la sua vita.

Arkansas, 2012. Abigail Lowery vive in una piccola città abbarbicata tra le montagne della regione degli Ozark. Nella sua casa tra i boschi, progetta sofisticati sistemi di sicurezza, e i suoi unici compagni sono un cane feroce e un vasto assortimento di armi da fuoco. Conduce un’esistenza appartata, parla poco e non racconta mai nulla di sé. La sola presenza che tollera è quella del commissario di polizia Brooks Gleason, affascinato dalla sua natura solitaria.

Gleson è il solo che abbia intuito il bisogno di protezione di Abigail, anche se non immagina che le sue difese servano a nascondere una storia che un giorno, fatalmente, dovrà essere rivelata…

Il Testimone di Nora Roberts è un Romantic Suspence che mi ha veramente deliziata.

Il libro è strutturato in due parti: si inizia con la sedicenne Elizabeth, una ragazza dal QI stratosferico diventata purtroppo cinica e anaffettiva grazie alla madre regina di ghiaccio.

Sin dalla nascita, per Elizabeth tutto era già stato programmato: vestiario, amicizie, studi, comportamento e stile di vita. Le sue passioni, i suoi sogni e desideri non sono mai stati presi in considerazione per lasciar spazio al destino già definito da sua madre.

Finché un giorno qualcosa scatta e lei decide che finalmente è giunto il momento di fare un colpo di testa. Ebbene sì, si taglia i capelli. Ma questo è solo l’inizio. Esce senza il permesso della madre e finisce in un centro commerciale dove compra abiti succinti e incontra una ragazza conosciuta a scuola che la convince a trasgredire ancor di più, ovvero andare a ballare.

Da cosa nasce cosa e una volta entrata in discoteca inizia a capire cosa effettivamente deve provare una ragazzina della sua età. Altro che studi avanzati di medicina, a sedici anni ci si deve anche divertire.

Forse anche il fatto di non sapere esattamente come comportarsi la porta ad avvicinarsi parecchio ad un uomo affascinante dall’accento russo che, dopo averla fatta bere, la convince ad andare nella sua villa per proseguire la festa privatamente, assieme alla sua amica e al suo socio e accompagnatore.

Ma le cose non vanno come dovrebbero, alla villa la ragazza assiste a qualcosa che non doveva assolutamente vedere e da quel momento la sua vita cambia. Elizabeth è in pericolo e visto che per la sua amica non c’è speranza, recupera il suo cinismo e scappa.

Riesce a contattare le autorità e a mettersi in salvo. Purtroppo la situazione è grave e viene messa sotto protezione. Ma i nemici sono veramente cattivi e sanno arrivare ovunque. Elizabeth capisce di essere lo stesso in pericolo e, sfruttando ogni sua abilità, fugge lontano e si costruisce una nuova identità, abbandonando quella vita finta e fredda che purtroppo era l’unica cosa aveva.

La seconda parte del libro si svolge parecchi anni dopo. Elizabeth è diventata Abigail. Abigail ora vive in Arkansas e fa quello che vuole. Si veste come le pare e piace, non deve dipendere da nessuno se non dal suo adorato cane, e ha un lavoro che sente suo, ma soprattutto che ha scelto lei e che fa parte dei suoi desideri d’infanzia. E i suoi capelli sono del colore che ha deciso lei.

Mentre è al supermercato si imbatte in Brooks, capo della polizia locale, che attratto da questo strano personaggio, decide di approfondire la conoscenza. Peccato che Abigail non sia dello stesso avviso. Però Brooks non molla e tra un tentativo di amicizia e un muro di cinta stile Grande Muraglia Cinese, alla fine, Abigail cede e si lascia avvicinare.

Ma il passato di Abigail è sempre dietro l’angolo e nonostante provi in tutti modi a tenere Brooks fuori da esso, ad un certo punto non è più possibile. Abigail deve confessare. Chi lo dice però che lui non possa diventare un compagno d’azione e non un giudice?

Tra dialoghi pungenti e situazioni stravaganti, questo libro mi ha davvero fatta divertire.

E il finale? Semplicemente divino

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

♦ Cherry ♦

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