Deep – The Rapture di Alessia D’Ambrosio

Italia: 2020

Pagine: 345

Protagonisti: Angel, Michael, Gabriel

Genere: Dark Romance

Casa Editrice: Self Publishing

Data di Uscita: 20 settembre 2020

Serie Deep #1

Deep – The Rapture di Alessia D’Ambrosio

Angel Helpfull ha un solo scopo nella vita: diventare una suora.

Dopo aver trascorso tutta la sua esistenza nell’orfanotrofio Rosewood, soggetta a rigide regole comportamentali, trascorre le sue giornate barcamenandosi tra i corsi di Teologia all’università e l’aiuto nella casa famiglia da cui proviene.
Angel non ha il permesso di guardare il mondo, nè di parlare se non autorizzata. Tutta la sua vita è la risposta inevitabile agli insegnamenti severi che le sono stati impartiti.
E le va bene così.
O almeno è quello che crede, finché non viene licenziata e lasciata in balia di se stessa. Senza soldi, senza un tetto sulla testa, senza le pasticche salvavita per il cuore che deve assumere con regolarità quotidiana.

Michael vuole abbattere un sistema deviato che lo ha visto vittima e, ora, carnefice.
Ma, cosa più importante, vuole Angel. A ogni costo.
Lui non può perderla, non adesso che, senza una direzione precisa, può abbattere tutte le sue difese e farla cedere al suo potere, piegandola attraverso un gioco fatto di punizioni e apparenti gratificazioni, di giochi mentali che lo renderanno, ai suoi occhi, un punto di riferimento.

Gabriel è l’ombra che arriva di notte per tendere la mano, è il conforto, è l’amico caro di cui si ha bisogno quando si è tristi. È un ricordo lontano, una voce che spezza il dolore e mette pace.

Ma chi può stabilire cosa sia giusto e cosa sbagliato? Chi può scindere il bene dal male se a separarli c’è solo una linea appena percettibile?

A volte, bisogna solo scendere all’Inferno per scoprire quanto sia caldo e per sorprendersi di quanto il Diavolo in persona, faccia molta meno paura di altri mostri ben più crudeli.

Alessia D’Ambrosio è una di quelle autrici ballerine che scrivono storie travolgenti senza fare troppo rumore, danzando tra le parole  e toccando i vari generi con maestria.

Questa volta ha scritto il suo primo dark e secondo voi io potevo perdermelo? Ma claro che no. Anche se di certo non mi aspettavo di essere presa a pugni e scossoni in questo modo!

Una storia che ti mette a dura prova, a volte ti fa storcere il naso, qua e là ti rapisce e in altri punti ti fa arrabbiare e temere per la vita del tuo povero Kindle. Ma che non puoi mollare prima di scoprire cos’altro la mente contorta di Alessia ha escogitato. Ed è solo il primo di una trilogia (*despair and *joy).

Chi sono i personaggi? Una ragazza e due ragazzi. Come tanti? Proprio no, decisamente tutti fuori dall’ordinario.

Qual è l’ambiente? Dominanti sono due: un orfanotrofio e una specie di castello/reggia.

Come interagiscono tra loro i protagonisti? Ci sono odio/amore, dominazione, potere, vendetta. Tutto quello che può venirvi in mente lo troverete qui. Uno squisito minestrone di ogni sentimento e carattere esistente in natura. E aggiungo che davvero poco di ciò che appare si rivelerà quello che sembrava all’inizio.

Vi ho confuso abbastanza le idee? Non prendetevela con me, anch’io sono stata confusa da Alessia, è tutta colpa sua.

La protagonista, Angel, condizionata fin dalla nascita a ubbidire e subire, conosce solo la gratificazione e la punizione e le scambia per forme d’amore.

“Non importa quello che penso, se qualcosa offende i miei sentimenti o mi turba, o addirittura mi umilia, io non posso fare a meno di ricercare la mia misera ricompensa, quelle due dolci parole che mi mancano terribilmente,  provenienti dalla bocca di Miss Clarence: brava bambina.”

Ma all’occorrenza tira fuori due artigli niente male che probabilmente fanno parte del suo retaggio caratteriale, quello che è nato con lei insieme ai capelli biondi e all’aspetto avvenente, e nessuno può spezzarla davvero.

Per Michael e Gabriel bisogna fare un discorso a parte. Anche loro sono stati “condizionati” fin da piccolissimi e anche loro hanno mantenuto barlumi di lucidità, di raziocinio e di volontà di rivalsa. Ma mentre Angel non nutre propositi di vendetta, i due vivono, mangiano, respirano unicamente per quella. Hanno chiaro in mente un disegno che, per quanto malato, li spinge sempre avanti, dritti all‘obiettivo. Come il mirino del fucile di un cecchino, e non possono sbagliare.

“Michael crede di essere un mostro, io ho la certezza di esserlo. Non sempre il diavolo è colui che compie le azioni peggiori, non sempre il braccio che si scaglia contro gli innocenti è quello più crudele. Io sono la mente dietro ogni cosa. Io ho ideato un piano che prevede assassini, stupri, violenze di ogni genere. Io sono la regia che guida il mostro. Io sono al di sopra del demonio, perché, se è vero che lui è il diavolo, io sono l’architetto dell’inferno.”

Ma dove si trova l’inferno di Michael e Gabriel? In molti posti, ma principalmente nella loro mente, corrotta da anni e anni di torti e torture subiti, dalla mancanza assoluta di amore e gentilezza nei loro confronti, dall’assenza di qualunque tipo di bontà. Quante carezze può dare una mano che sia stata abituata solo a colpire? Nessuna. Eppure hanno sviluppato lealtà (tra di loro) e fedeltà alla parola data e a quell’attrazione non meglio definita che provano per Angel e che chiamano protezione e amore.

La trama è ipnotica, grazie alla loro determinazione e alla violenza di cui è intriso tutto il romanzo, e regge nonostante numerose forzature ed esagerazioni.

Che la D’Ambrosio sapesse scrivere era già cosa nota, qui però ha costruito dei veri e propri pazzi feroci e ce ne dà vita, motivazioni e giustificazioni, senza paura e senza tabù. Riuscendo ad essere convincente nonostante qualche neo.

Non temete i dubbi e le domande che vi farete durante la lettura, e che saranno molti, ogni cosa avrà la sua spiegazione e la sua risposta, se non in questo nei prossimi capitoli. E tutti alla fine non dubito che avranno la vita che si saranno meritati, perché il destino, o la scrittrice, muove le cose con giustizia. Vero, Alessia?

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry

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