Blood and Roses Caduta di Callie Hart

Titolo Originale: Fallen

Usa: 2014

Pagine: 205

Protagonisti: Zeth, Sloane

Genere: Dark Romance

Casa Editrice: Always Publishing

Data di Uscita: 10 gennaio 2020

Serie Serie Blood & Roses #4

Blood and Roses Caduta di Callie Hart

Zeth è riuscito nella sua missione impossibile. Ma con Sloane, ha segnato la sua caduta..

Negli ultimi due anni, le giornate di Sloane Romera hanno girato intorno al solo obiettivo di ritrovare Alexis. Una volta liberatasi dell’incubo della scomparsa della sorella, Sloane era convita che tutto sarebbe stato più facile, che lei sarebbe stata più felice.

Ma la vita si diverte a prendersi gioco di lei: dopo aver raggiunto finalmente il suo obiettivo, Sloane presto scopre che niente sarà più facile nella sua vita, niente potrà tornare alla normalità… non quando si è innamorata di un uomo pericoloso, che forse non riuscirà mai a ricambiare i suoi sentimenti. La vita di Zeth Mayfair, da sempre, è stata una lunga strada lastricata di distruzione.

Ma ora, per tenere accanto a sé l’unica donna sulla faccia della terra che il sicario abbia mai desiderato veramente, non gli rimane che imparare ad aggiustare le cose. Riuscirà a rimediare a un’esistenza intera di violenza? C’è solo un ultimo ostacolo che Zeth è deciso ad annientare… con i suoi metodi. Charlie Holsan.

Questa storia si fa ogni volta più adrenalinica, appassionante, ipnotizzante, e più chissà quanti altri aggettivi ho già utilizzato in precedenza… Davvero, ogni volta al termine del capitolo in questione mi dico “Cos’altro potrà mai inventarsi la Hart per mantenere questo livello? Non può durare.” Invece dura.

Invece migliora.

Il segreto? Secondo me è la minuziosa e quasi maniacale caratterizzazione di tutti i personaggi, buoni e cattivi, eroi ed antieroi, nessuno escluso. Hanno una tridimensionalità e una verosimiglianza che trascinano il lettore dentro la storia, come se fossero le scene di un film. Non c’è mai, o almeno non l’ho mai scovato io, un momento  meno chiaro o un passo a vuoto nei vari colpi di scena, nei cambi di luogo, o  nei dialoghi delle decine di personaggi che si susseguono. Chapeau a te, Callie, una volta di più.

La dottoressa Romera, indiscussa protagonista, è il camaleonte della serie. Da serio e compito membro dello staff medico del St. Peter’s di Seattle, si trasforma via via sempre più in uno del clan di Zeth Mayfair, eterogeneo gruppo di uomini senza dio, ma tutti dotati di molto cervello e braccia capaci.

Mi ha attratta con il sesso. Mi attrae per il potere che emana. Cavolo, mi attrae la sua arroganza e la sua assoluta spavalderia, che sono accattivanti in modo irritante. Nel profondo del cuore, però, so che avrei potuto allontanarmi da tutte queste cose senza problemi. Sarebbe stata una schifezza, ma avrei potuto farlo. Tuttavia, il lato debole di quest’uomo apparentemente indistruttibile è la ragione per cui mi sono sentita ruzzolare, cadere e scivolare in qualche dirupo spaventoso e innominabile.

Resta fermo un solo punto: il pezzo da novanta, il fiore all’occhiello, la punta di diamante (quest’ultimo epiteto ti si addice moltissimo, caro il mio protagonista…) è e sarà sempre Zeth, l’impavido, scaltro e efferato assassino dal codice morale particolare e personale, che ama un paio di persone scarse nella propria vita, ma che per quelle darebbe all’istante la propria nera esistenza.

Nessuno mi ha fatto del male, Sloane. Nessuno mi ha reso quello che sono. Non sono stato molestato, non ho subito abusi né ho dovuto partecipare ad atti sessuali inquietanti.
Devi sapere che non esiste sempre un’ombra sinistra sulla spalla di qualcuno come me. Siamo una razza rara e oscura. Porto quella borsa perché mi piace. Talvolta mi taglio mentre scopo perché mi piace. Ogni tanto gioco con un coltello perché mi piace. Faccio tutte le cose che ho fatto con te perché mi piacciono. E sai una cosa, ragazza arrabbiata? La cosa che ti disturba di più… è che piace anche a te. Sei proprio come me, Sloane. Sei proprio come me.

L’incredibile Hart ci fornisce ogni volta solo una parte del puzzle, andando a mettere a posto nel corso della puntata i vari pezzi di quella sezione, ma senza darci mai modo di vedere l’insieme finale del puzzle. Per quello non ci resta che aspettare, certi che non resteremo delusi.

Come dice la Hart, “il Dark romance è una storia che ti fa innamorare dell’antieroe, ti fa camminare sul filo del rasoio, mettere in discussione la tua sanità mentale e lasciare la morale fuori dalla porta.”

E Zeth è proprio quello cattivo, l’ombra scura da cui si scappa. L’incubo per cui ci si sente sollevati, una volta svegli.

Eppure è anche l’unico che può farlo accadere. “Per te posso cambiare personaggio, Sloane. Per una notte sarò il Principe Azzurro.”

Ho una sola curiosità, arrivata a questo punto: quale domanda è per voi più impellente delle altre? Per quanto mi riguarda aspetto con ansia di capire chi era davvero la madre di Zeth, perché secondo me è lei il nodo di tutti i fili contorti che legano Zeth e Charlie…

E sono quasi certa che ci serviranno un altro paio di stelle per gli ultimi capitoli.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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